aMICIdi LEO

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Chi è LEO                   

Si sente a volte parlare di incontri che lasciano il segno nella propria vita... Ecco io ho incontrato Leo, un micione randagio di quasi 7 kg, completamente bianco. Molti lo conoscono come Fiocco, altri come Nuvola io l'ho chiamato Leo che per me significa piccolo LEOne bianco, si perchè si è rivelato essere una creatura più unica che rara.
Leo ha vissuto quasi tutta la sua vita, 11 anni, in un bosco, quaso sempre da solo. Un bosco in prossimità delle scuole elementari di Caltrano in provincia di Vicenza, paesino di 3000 anime circa, dove abito.

Le mamme, le maestre, i bambini lo conoscono bene in quanto lui passava il suo tempo proprio di fronte la scuola, sotto un alberello, da li salutava chiunque si avvicinasse con fusa e "miao" di benvenuto. Non un gatto selvatico quindi, ma innamorato delle persone. La sua fortuna è stato trovare la collaboratrice della scuola che gli portava cibo avanzato della mensa Nei freddi mesi invernali si adoperava per farlo stare al caldo anche solo accendendo le lampade esterne a pavimento dove lui si sedeva per ricevere un po' di calore.

Incontravo Leo in occasione delle mie camminate mattutine. Lui sempre pronto a salutarmi ed io non ho mai resistito a fargli due carezze per avere in cambio fusa a volontà....

Iniziai a portargli anch'io un po' di cibo, quello che la mia micia vecchiotta avanzava la mattina. Poi mi ritrovai a portare con me una bustina di cibo umido, ogni volta sapevo che passando di li l'avrei trovarlo al suo posto.

Un giorno mentre lo accarezzavo mi accorsi di un morso ricevuto non si sa da quale animale, quindi portato dal veterinario feci fare un ceckup completo per scoprire con rammarico la sua malattia...FIV+.

Leo quindi aveva bisogno di cure, un riparo che lo tenesse al caldo nei mesi freddi, possibilmente al sicuro e lontano dal sole...visto che come tutti i mici bianchi rischiava malattie della pelle.

Lo stesso giorno che lo portai dal veterinario per la prima volta, successe una cosa incredibile.....

Al ritorno, lo "liberai" nel solito posto dove l'incontravo, vicino all'alberello in prossimità delle scuole elementari e mentre stavo risalendo in macchina per andare a casa, lui Miagolò in modo strano, come per richiamarmi......

Mi fermai, e lui miagolò nello stesso modo e dirigendosi verso il bosco ... si fermò e miagolò un'altra volta. Non so perchè ma ebbi l'impressione che volesse essere seguito, e così feci. Mi addentrai nel bosco per una cinquantina di metri seguendolo, finchè non lo vidi entrare in un buco in una roccia...si, il suo rifugio... Uscì quasi subito salutandomi con un Miao!! . Voleva farmi vedere dove si rifugiava...Da quel giorno non smisi mai di andarlo a trovare, portandogli cibo al mattino, mezzogiorno e sera, lui specie alla sera non tornava nel bosco se prima non gli avevo portato la sua pappa. Una volta tardai fino alle 23, e lui era li, sotto l'alberello ad aspettare.....una volta mangiato si inoltrò nel bosco, non prima di avermi accompagnato per una ventina di metri lungo la via. Con l'avvicinarsi dell'inverno mi preoocupai di fargli avere un rifugio che lo tenesse al caldo, trovando a Padova un'azienda che costruiva cuccie coibentate e non ci pensai due volte. Così fu che LEO ebbe la sua nuova cuccia anche se non fu facile abituarlo ad entrare, ma dopo un pò di tempo lo trovai al mattino all'interno, al calduccio tanto che feci fatica a svegliarlo.....Questo succedeva a novembre-dicembre 2022.


Purtroppo con l'inizio del nuovo anno iniziarono gli imprevisti.....

Il primo gennaio 2023 causa due cani fuggiti  (forse per i botti della notte precedente) andarono a far visita al povero micio tanto che lo abbiamo trovato su un albero a ripararsi e ci vollero alcune ore prima di riuscire a farlo scendere....Purtroppo vecchiaia e sovrappeso non giocavano a favore di Leo ma fortunatamente riusci a sfuggire a morte sicura....

Lo spavento fu talmente forte, che non lo fece più entrare nella nuova cuccia se non per mangiare velocemente e poi salire sul tetto sul quale avevo fatto una rampa di salita, dalla quale poteva rifugiarsi da eventuali ospiti indesiderati.
Questo comportamento perdurò per una ventina di giorni fino a che purtroppo i soliti due cani, scappati nuovamente di casa, gli rifecero visita.

Fortunatamente, grazie anche al mio intervento tempestivo riusci a "portare la pelliccia a casa".......Poi scomparve per 5 giorni tanto da farmi preoccupare e non poco.....Non so quanti km ho percorso in quei giorni alla ricerca, sempre temendo il peggio poi fortunatamente in occasione della prima nevicata a febbraio ricomparve. Fu così che la sera durante un pioggia mista neve fui avvisato dalla provvidenziale  Marta che Leo era ricomparso....Meno di 5 minuti ed era in macchina con me in direzione casa mia. Oramai non potevo più lasciarlo in balia di cani fuggitivi, volpi del bosco, e del freddo e da qui la decisione non facile di provare ad adottarlo....Temevo infatti di fare cosa sbagliata spostandolo dal suo habitat, ma i fatti che seguirono mi diedero conferma che non non fu un'azione errata.

Dormì tutta la notte come un bambino sul divano dell'ufficio, e poi diventò un "sopramobile" . Il mio ufficio diventò la sua nuova casa, il suo rifugio tant'è che dormiva sul tavolo alle mie spalle, e poi passava il giorno al mio fianco su una poltroncina oramai diventata sua!.

Leo era talmente abituato a stare da solo che non sapeva giocare....si, esattamente, ai primi tempi gli lanciavo una pallina da ping pong e lui scappava perchè non sapeva cosa fare.....ma con un pò di pazienza e con il tempo imparò, fino a che era lui che mi veniva a cercare miagolando per giocare e qui a fianco lo si vede bene........

Con il trascorrere dei mesi purtroppo la sua malattia ha iniziato a dare i primi sintomi...

Abbiamo passato un periodo difficile, non starò qui a raccontare le vicende, ma alla fine dopo una operazione importante Leo si è ripreso ed un pò alla volta sta tornando quello di un tempo.

Molti mi hatto detto che son matto a dedicarmi così ad un "gatto"....ma tutti "questi" non sanno quale soddisfazone e gratitudine regala un micio anziano quando qualcun si prende cura di lui.... Poi parliamo di Leo...non un gatto qualsiasi.....

Inizialmente ho cominciato a seguirlo perchè speravo potesse essere d'esempio ai ragazzini della scuola. Vedere qualcuno prendersi cura di un "animale" abbandonato, poteva servire ad insegnare il rispetto verso gl animali, specie in un mondo dove i social la fanno da padrone e spesso gli atti più stupidi e vili nei confronti di esseri indifesi vengono usati per farsi notare......proprio dai più giovani......

Ho deciso di mettere in piedi questo sito, sia per raccontare la storia particolare di Leo, sia per dare un contributo alle associazioni che si occupano di mici randagi anche un piccolo aiuto come questo può fare la differenza nella speranza che le persone capiscano l'importanza e la soddisfazione che si ha poter prendersi cura degli animali in difficoltà....a volte basta poco mentre purtroppo L'indifferenza uccide....

RIMANI  CONNESSO

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